Si è conclusa ieri con l’assegnazione dei premi la terza edizione del Terraviva Film Festival. Il festival cinematografico e di cultura – svoltosi sia in presenza a Casalecchio di Reno e a Bologna che in modalità on-line dal 22 al 27 novembre – anche quest’anno ha voluto – attraverso proiezioni, talk e masterclass – promuovere e approfondire temi sempre più attuali e urgenti come l’inclusione sociale, l’identità personale, l’immigrazione, la tutela dell’ambiente e la condivisione. Fulcro della kermesse – è stato il concorso di lungometraggi e di cortometraggi provenienti da tutto il mondo giudicati da una prima giuria composta da studenti e da una seconda giuria tecnica formata da: Enza Negroni (regista), Paola Michelini (attrice e autrice), Barbara Chichiarelli (attrice), Marco Cucco (docente, Dipartimento delle Arti, Università di Bologna), Gaia Trussardi (imprenditrice).
With This Breath I Fly trionfa aggiudicandosi due premi e una menzione speciale. Il film di Sam French e Clementine Malpas è un ritratto intimo di due coraggiose donne afghane che combattono per la loro libertà dopo essere state imprigionate per “crimini morali”, mostrando la complicità dell’Unione Europea nel censurare le loro voci e come la stampa internazionale ha per sempre cambiato le loro vite. Un documentario che ha l’obiettivo di generare consapevolezza e porre fine al processo di cancellazione del genere femminile che affligge l’Afghanistan.
Il Premio “Raffaele Pisu” al migliore lungometraggio With This Breath I Fly di Sam French e Clementine Malpas. Motivazione: “Per avere portato a termine questo film sull’attuale condizione femminile in Afghanistan con passione e coraggio, nonostante i vari ostacoli incontrati durante il percorso, non ultimo la decisione dell’Unione Europea di togliere il sostegno al progetto a metà lavorazione. Il film coniuga sapientemente capacità narrativa e impegno sociale, dando voce a donne oppresse e mostrandone la forza esemplare.” With This Breath I Fly presenta un ritratto intimo di due coraggiose donne afghane che combattono per la loro libertà dopo essere state imprigionate per “crimini morali”, mostrando la complicità dell’Unione Europea nel censurare le loro voci e come la stampa internazionale – e questo documentario – hanno per sempre cambiato le loro vite. Il Premio “Raffaele Pisu” al miglior cortometraggio American Scar di Daniel Lombroso. Motivazione: “Un reportage, breve, intenso, emozionante, con una rappresentazione del ‘muro’ di ferro fra Texas e Messico mai vista prima, evidenziandone gli aspetti pratici di costruire una struttura fisica nel mezzo del deserto, costosa e dannosa per l’ambiente, che altera e minaccia la vita della flora e della fauna, un inutile simbolo che cerca di ostacolare invano la libertà del popolo messicano”.
Il Premio Terraviva Studenti al migliore lungometraggio, conferito dalla Giuria degli studenti del Liceo Leonardo Da Vinci: With This Breath I Fly di Sam French e Clementine Malpas. Motivazione: “La capacità di volare alto, vedendo un futuro di speranza, pur nella realtà di oppressione e discriminazione che si deve affrontare. Il docufilm comunica proprio questa sensazione agli spettatori, avvalendosi di un montaggio e di una sottolineatura musicale ritmati, che tengono desto l’interesse del pubblico. Nella storia di due donne afghane violentate ed incarcerate poi con l’accusa di ‘crimini morali’, quindi fatte passare da vittime del sistema a colpevoli, non c’è solo la testimonianza della difficile situazione in Afghanistan. C’è tutta la commovente forza delle donne nel portare avanti ideali e amore. Una forza che non può essere nascosta o messa a tacere dal potere di governi e media. Una forza travolgente che rimane come esempio, nonostante, spesso, le vicende della vita non abbiano un lieto fine.”
Terraviva Film Festival è organizzato da Genoma Films – casa di produzione fondata da Paolo Rossi Pisu, Antonio Pisu e Marta Miniucchi – e Associazione Amici di Giana, realizzato in collaborazione con il Comune di Casalecchio di Reno (Bo), il Premio Gianandrea Mutti e CEFA – il seme della solidarietà Onlus, il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e il DAMSLab, e con il riconoscimento del Ministero della Cultura e della Film Commission dell’Emilia-Romagna.