TRAMA
Nel 1984, al funerale di Enrico Berlinguer, Giovanni ha un incidente e finisce in coma; si risveglia dopo molti anni in un mondo totalmente cambiato. La sua ex fidanzata, Flavia, che dopo l’incidente di Giovanni si era sposata con Tommaso, amico di Giovanni, insieme al marito lo va a trovare in ospedale e gli raccontano la verità, ovvero che il vero padre della figlia della coppia è in realtà lui in quanto Flavia era incinta al momento dell’incidente.
RECENSIONE
Quando affronta il delicato e profondo tema del coma e del risveglio in una società radicalmente cambiata, attingendo ispirazione da due film iconici come Risvegli e Good Bye Lenin. Allo stesso modo di Risvegli, in cui assistiamo al risveglio tormentato del personaggio di De Niro dopo 30 anni di coma, il film di Veltroni ci introduce in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato per il protagonista, ma non per il mondo esterno. L’eco di Good Bye Lenin è invece palpabile quando ci rendiamo conto dell’immensità dei cambiamenti sociali e politici avvenuti durante l’assenza del protagonista, un richiamo al coma della protagonista prima della storica caduta del muro di Berlino.
Tuttavia, Quando sembra perdere l’occasione di sfruttare pienamente le sue premesse narrative, cadendo spesso in toni didascalici. Invece di lasciare che la storia si svolga naturalmente, permettendo allo spettatore di immergersi nei contrasti dei personaggi, il film tende a spiegare eccessivamente ogni dettaglio, privando la trama della sua potenzialità evocativa.
Quello di Veltroni è un tentativo sincero di esplorare la condizione umana, la resilienza e la capacità di adattamento di fronte a cambiamenti inaspettati e profondi. Sarebbe stato interessante vedere come il film avrebbe potuto svilupparsi con un approccio meno esplicativo e più sottolineato.