Ferrara Film Corto Festival 2023. I premi

E’ stato assegnato a Losing Truth (alias Damiano Petrucci), artista multimediale con esperienza ultradecennale nel mondo della fotografia e della musica, per One day all of this will be yours, il premio Musica è ambiente del Ferrara Film Corto Festival.

Alla sesta edizione dell’evento hanno partecipato 67 opere, in quattro giornate di proiezione dedicate al cinema indipendente, alle opere prime e ai corti a tematica ambientale, con il coinvolgimento in giuria dei giovani delle scuole Einaudi e Carducci di Ferrara.

Nelle motivazioni del premio si sottolinea “l’impatto emotivo suscitato dalla giusta alchimia ottenuta tra musica e immagini, che sensibilizza l’osservatore sulle questioni ambientali arrivando a toccare le coscienze”. “La natura – spiega l’autore – ci ha messo alle strette e tra qualche anno il nostro pianeta potrebbe non essere più vivibile. A causa dell’indifferenza verso un futuro che sembra sempre troppo lontano, ma che in realtà è sempre più vicino, la situazione sta diventando irreversibile. Nemmeno i supereroi potrebbero salvare questo mondo devastato. Non esiste un Pianeta B e stiamo consegnando alle generazioni future l’eredità peggiore: un mondo dove l’aria sarà irrespirabile, dove il canto degli uccelli non esisterà più e dove l’acqua sarà quasi indisponibile. Un giorno (non troppo lontano) tutto questo sarà tuo!”.
    Il premio Buona la prima è andato a Rebecca Marie Margot con Briciole, “per la delicatezza e sensibilità nel coinvolgere lo spettatore attraverso la rappresentazione di una sceneggiatura che porta un cambio di prospettiva“. Premio Indieverso a Mattia Napoli con The Delay, “originale, surreale, coinvolgente ed essenziale. Caratteristiche di un cortometraggio ideale“. Tra gli altri riconoscimenti, il premio alla Migliore Attrice è stato attribuito a Fotinì Peluso con La guerra di Valeria, “per l’intensità e la capacità con cui riesce a rendere l’evoluzione del personaggio interpretato“, e quello al Migliore Attore a Vincenzo Nemolato con The Delay, “per l’interpretazione originale in equilibrio tra dramma e commedia e la poliedricità“.

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