Un film del 2023 di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Arturo Muselli
TRAMA
Nonostante una possibile pensione anticipata a causa di ferite alla schiena, il Comandante della Regia Marina Salvatore Todaro continua a servire la patria, causando preoccupazione alla moglie. Durante la Seconda guerra mondiale, al comando del sommergibile Cappellini, Todaro affonda un piroscafo belga e il comandante decide di salvare i naufraghi, sfidando gli ordini superiori e navigando in emersione per giorni.
RECENSIONE
Edoardo De Angelis si imbarca in questa avventura con audacia e follia, impiegando effetti speciali americani alla Dunkirk, ma conservando un approccio artigianale e una sensibilità pittorica, enfatizzata dalla splendida fotografia del fidato Ferran Paredes Rubio, che ricorda U-Boot 96 di Petersen. La preziosa collaborazione alla scrittura di Sandro Veronesi pone invece l’attenzione alla diversità, evidenziata dai vari accenti regionali dei personaggi, e richiama l’unità nazionale. De Angelis / Veronesi sono bravi a non cadere nella retorica superficiale del nazionalismo e a trasformare il film in un veicolo di messaggi contrari. Chi ricorda Noi Credevamo di Mario Martone, Allonsanfan dei Fratelli Taviani o Quanto è bello lu murire acciso di Ennio Lorenzini, sa che in materia ci si è già espressi con opere di assoluto vigore, ma Comandante va oltre alla ricostruzione storica ed entra dentro al protagonista e ai personaggi. Nella prima parte del film, si evidenzia l’ossessione e il timore della morte. Successivamente, non avviene un gran chè, ma assistiamo alla tragedia della morte e il gesto di umanità compiuto da Todaro diventa pieno di significato, auspicato e necessario. Pierfancesco Favino capisce il contesto della pellicola, e rimane fermamente al timone di un personaggio talvolta pomposo, e ne fa un antieroe di ammirevole tempra morale che pratica l’amore e il rispetto per il prossimo.