Valerio Le Rose è un bambino quando suo padre Alfonso, noto magistrato, subisce un attacco terroristico sotto casa. I genitori pensano che Valerio dorma, invece lui si sveglia e dal balcone assiste a parte della scena, anche se non ne parla con nessuno. Da quel momento la sua infanzia si consuma nella paura e in un costante stato di allerta, mentre i genitori cercano di celare a lui e alla sua sorellina Alice la pericolosità della loro esistenza sotto scorta. E l’antica abitudine di Valerio di inventarsi amici immaginari trova una materializzazione in Christian, un ragazzo di poco più grande ma apparentemente molto meno spaventato dalla vita.
Il nostro giudizioClaudio Noce ha in mano tutti gli ingredienti per un buon film, ma non riesce a mischiarli a dovere. Il film rimane aggrappato con le unghie alla sua linea più interessante, ovvero ai danni che i genitori, mentendo, provocano ai figli. Noce decide invece di tracciare una linea che mescola sogno e realtà, non convincendo del tutto. |
Padrenostro, di Claudio Noce
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